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ARCHIVIO

VINCENZO

BALSAMO

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Archivio Vincenzo Balsamo presenta un profilo moderno e semplice dedicato all'arte, con foto selezionate e dettagli sulle nostre attività.

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ABOUT

 VINCENZO BALSAMO

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BIOGRAFIA 

 

Vincenzo Balsamo nacque a Brindisi nel 1935. Nel 1946, all’età di undici anni, assistette alla morte del padre, marinaio: un evento traumatico che segnò profondamente la sua vita. Per sostenere economicamente la famiglia, benché giovanissimo, lasciò la scuola e iniziò a lavorare nella bottega del maestro Pietro Acquaviva. Qui apprese le tecniche di decorazione, l’uso dei colori primari e secondari, delle sabbie e delle terre, realizzando anche le sue prime cartoline dipinte.

 

All’età di quattordici anni si trasferì a Roma presso una zia, lavorando come manovale ma continuando a coltivare con determinazione il sogno di vivere d’arte. Raggiunta la maggiore età, si iscrisse alla Scuola d’Arte di San Giacomo, dove studiò paesaggi, volti e nature morte. A questa fase appartiene lo “Studio di volto” del 1955, primo esempio del suo interesse figurativo e realistico. Parallelamente, la vita concreta della periferia romana fu per lui una fonte inesauribile di ispirazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sua prima esposizione si tenne nel 1956 presso il circolo cittadino di Brindisi, in omaggio al maestro Acquaviva. Fu l’inizio di una lunga serie di mostre ed esposizioni che si sarebbero susseguite per decenni, in Italia e nel mondo. A Roma aprì uno studio in via Margutta, integrandosi nel vivace ambiente della Scuola Romana. Fondamentali furono gli incontri con artisti come Vespignani, Mafai, Pirandello, Scipione, Afro, Omiccioli, Sante Monachesi, Guttuso, e con intellettuali come Alfonso Gatto, Sandro Penna e Pier Paolo Pasolini. «Il periodo romano: lì ho passato il periodo più bello della mia vita», dichiarò in seguito.

 

Negli anni ’60, oltre a partecipare a numerose esposizioni, svolse incarichi come curatore di allestimenti scenografici e viaggiò per l’Italia, assorbendo colori e linee dei paesaggi toscani, umbri, laziali, pugliesi e campani.